Cover Reveal - Nicolaj di Kristen Kyle - Man of Honor #1

giovedì 15 dicembre 2016

 

 

 


Buongiorno lettori! 

 

Oggi vi svelo la cover di Nikolaj, primo romanzo della serie Men of Honor di Kristen Kyle, realizzata da Lovely Covers – Graphic Design. 

 

 

 

Titolo: Nikolaj

Autrice: Kristen Kyle

Serie: Men of Honor, #1

Genere: Mafia Romance

Editore: Self-Publishing

Prezzo eBook:  € 1.99 (prezzo lancio per la prima settimana € 0.99)

Uscita: 15 Gennaio 2017

 

 

 

 TRAMA:

 

Le mie origini mi perseguitano. 

Le mie mani sono sporche del sangue dei miei nemici. 

Ho lottato per essere libero. 

Ho combattuto per conquistare il mio posto nel mondo. 

L’ambizione e il successo hanno sempre placato il mio desiderio di riscatto. 

Ma non i miei incubi. 

Ora finalmente sono sul punto di raggiungere tutti i miei obiettivi e dimenticare il passato. Sulla mia strada, però, c’è un ostacolo: Anthony Calabrese. 

Il boss della mafia italiana mi ha fatto una proposta che non posso accettare. 

La guerra è inevitabile, tuttavia non ho bisogno di un esercito. 

Isabella Calabrese sarà la mia arma. 

La principessa scoprirà che con i russi non si scherza. 

Suo padre dovrà scegliere tra il vivere senza il suo cuore o arrendersi a me. 

C’è solo un problema. 

Gli occhi di Isabella mi scavano dentro, leggono la mia anima corrotta, si insinuano nella mia mente disturbata. 

Riuscirò a piegarla prima che lei distrugga me? 

 

 

MAN of HONOR

 

1 – Nikolaj

2 – Vincent

 

 

 

 

 

TEASER GRAFICO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

GUARDA IL BOOKTRAILER

 

 


 

 


 

 

 

L’AUTRICE

 

 

Kristen Kyle ama la lettura, i gatti e il vino caldo. È cresciuta guardando Il Padrino e Scarface e ha sempre saputo che prima o poi avrebbe scritto un Mafia Romance. Che gusto c’è nel descrivere un “man of honor” senza parlare del suo cuore? 

Nikolaj è il suo romanzo d’esordio.

 

 

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Cosa ne pensate di questo romanzo? Io non vedo l’ora di leggerlo!

 

 

 

 

Mara


BookTag - Regala un libro

martedì 13 dicembre 2016

Buonasera lettori!

 

Questa sera vi presento un fantastico book-tag a tema natalizio creato da Consuelo del blog Palle di Neve di Co. per darvi qualche suggerimento a tema per gli ultimi regali di Natale libreschi.

 

Vi va di scoprire i miei consigli?

 

 

 

 

 

 

 

1. REGALA UN LIBRO… AD UNA PERSONA CON IL CUORE SPEZZATO

 

 

 

 

 

Cosa c’è di meglio di un bellissimo classico come questo? Per non perdere la speranza nell’amore e per sognare di un Mr. Darcy che ci aspetta.

 

 

2. REGALA UN LIBRO... PER FAR RIDERE FINO ALLE LACRIME

 

 

 

 

 

Si può ridere della morte? Ovvio che sì, anzi forse è l’argomento principe su cui valga la pena ridere. Qui abbiamo due disperati che decidono di togliersi la vita, caso vuole che scelgano lo stesso posto per farlo. Il reciproco imbarazzo li costringe a rimandare il proposito. Ne nasce un'amicizia, poi una carbonara associazione per aspiranti suicidi, e una corriera porterà i suoi depressi membri in giro per l'Europa in cerca della miglior rupe da cui gettarsi. L'opera del più conosciuto tra gli scrittori finlandesi ci trascina in una picaresca corsa verso una morte ricca di vero divertimento.

 

 


3. REGALA UN LIBRO… AD UNA PERSONA CHE DEVE AFFRONTARE SCELTE DIFFICILI

 

 

 

 

 

In questo libro non troverete grandi discorsi filosofici sulle scelte della vita, ma troverete molte storie, e uno sguardo che le attraversa, e vera scrittura. E molte apparenti digressioni, ad esempio su un piccolo Museo degli Amori Finiti, o su un documentario inglese che ha seguito nel tempo la vita di 14 bambini: perché la digressione è il mezzo di chi sa che stando ai bordi si vede il centro. Il tono di questo libro è quello del chiacchiericcio tra amiche: ma un chiacchiericcio alto, mosso, da cui emergono a poco a poco - con naturalezza - verità fulminanti.

Tutto parte da un assunto: quando facciamo una scelta - che si tratti di amore, lavoro, casa, figli - il più delle volte non è il 100% di noi a decidere: spesso, anzi, è un risicatissimo 51%. Una parte non piccola di noi continua a essere innamorata dell'uomo che stiamo lasciando, dell'appartamento da cui stiamo traslocando, del mondo che stiamo abbandonando. Ciò a cui rinunciamo non scompare come avviene in certi film, dove il protagonista si sposa, divorzia, emigra, butta all'aria la carriera, diventa un ladro o un assassino - lasciandosi irrimediabilmente il passato alle spalle. Nella vita, le scelte che non abbiamo fatto continuano a esistere accanto a noi. Pulsano debolmente, come potenzialità inespresse. E non occorre arrivare a provare rimpianto per volere un po' di bene a quelle vite scartate per un soffio. Sono lì, a portata di mano, e può capitare persino di andare a cercarle - come succede appunto in questo libro - nelle facce e nelle storie delle persone che hanno scelto di fare proprio le cose a cui noi abbiamo rinunciato. Per scoprire qualcosa a cui forse non eravamo del tutto preparati, perché il gioco degli specchi, si sa, non è mai scontato. «Io cercavo pezzi della mia storia, ho incontrato altre storie. E mi sono piaciute». (da einaudi.it)

 

 


4. REGALA UN LIBRO… AD UNA PERSONA CHE NON AMA LEGGERE

 

 

 

 

 

Io non faccio testo, perché adoro Jurassic Park, ma credo che sia una lettura (e una visione, volendo) davvero intrigante e piacevole per invogliare un non appassionato di letteratura. Avventura, azione, storia… insomma, ci sarà pur qualcosa che riesca a coinvolgerlo, no? ;)

 

 


5. REGALA UN LIBRO… CHE HAI AMATO IN QUESTO 2016

 

 

 

 

 

 

Questo libro l’ho terminato da poco e spero presto di pubblicarne la recensione e dire che l’ho adorato significherebbe usare un eufemismo. Sono innamorata di questo libro e dello stile della scrittrice. Mai scelta di leggerlo fu più azzeccata.

 


6. REGALA UN LIBRO… PER FAR RIFLETTERE

 

 

 

 

 

 

“Ad un tratto un liquido freddo mi cola sulla testa, in un attimo il fuoco è su di me. Brucio. Il film scorre più in fretta, le immagini si susseguono rapidissime. Corro scalza nell’orto, mi batto le mani sulla testa, grido. Sento sulla schiena la stoffa che cola via. Anche i vestiti sono in fiamme. In quell’odore di petrolio corro, corro, ma i pantaloni m’impediscono di andare in fretta. Il terrore mi guida, d’istinto, lontano dal cortile, verso l’orto, perché non c’è altra via d’uscita…”

 

Perché la violenza non può mai essere giustificata, non deve essere giustificata.

 


7. REGALA UN LIBRO… AD UNA PERSONA CHE AMA L’AVVENTURA

 

 

 

 

 

Una delle mie recenti letture a seguito della serie TV dello scorso anno. Questa edizione della Mondadori condensa i primi tre libri in uno e sì, non è il massimo della leggerezza e della comodità da trasportare in giro, ma ne vale sicuramente la pena, anche perché così non dovrete aspettare che le librerie riaprano per poter sapere come continua la storia. Ricco di avventura, di magia, di atmosfere incantate e di amicizia.

 

 


8. REGALA UN LIBRO… A TE STESSO

 

 

 

 

 

Ne ho sentito parlare molto bene e la trama è intrigante al punto giusto. Quanto basta per tentarmi.

 

 

E voi, avete già pensato quale libro regalare o auto-regalarvi per Natale?

 

 

 

Mara

 

 


Cover Reveal: Loving the Demon di Nicole Teso

giovedì 8 dicembre 2016



Buongiorno amici lettori!
Vi chiedo venia per la scarsa presenza sul blog, ma purtroppo è un periodo davvero caotico per me (basti pensare che, nonostante tutti i miei buoni propositi, non sono riuscita a completare il Blogger League Event, cosa che mi dispiace davvero tantissimo). Poco prima delle feste natalizie cercherò di essere un pelo più attiva, ma credo che riuscirò a rientrare a pieno regime solo dopo l'11 gennaio.
Ma basta blaterare, perché oggi sono qui per la mia primissima Cover Reveal! Sono davvero entusiasta e onorata di poter contribuire al progetto di Nicole e non vedo l'ora di leggere questo libro che dalle premesse, non solo rientra totalmente nel mio genere, ma sono sicura riuscirà a sorprendermi.
La copertina di questo nuovissimo romanzo, Loving the Demon, è stata realizzata dalla bravissima Pamela Fattorelli/Catnip Design.

Titolo: Loving the Demon 
Autore: Nicole Teso
Genere: Dark Romance
Editore: Self - publishing
Data di pubblicazione: 30 Gennaio 2016 (ebook + cartaceo)


Las Vegas era l’occasione per iniziare una nuova vita e seppellirmi il passato alle spalle.
  Non avrei mai potuto immaginare che sarei stata rapita e rinchiusa in una cella buia, pronta a diventare una  schiava  del piacere.
  Jake Evans mi distruggerà, piegandomi ai suoi desideri e consumando la mia anima.
  Lui è la mia condanna a morte.

Lei avrebbe dovuto essere una prigioniera come tutte le altre, pronta a soddisfare i desideri dei miei clienti.
  Non avrei mai potuto immaginare che mi avrebbe dato così tanto filo da torcere.
  Brittany Moore sta sfondando le barriere nella mia testa, facendomi crollare e riportando a galla un passato che  credevo                             sepolto.
                                                                         I demoni mi stanno reclamando…
  Lei è il mio tormento.










Di seguito anche il link al booktrailer ufficiale del romanzo e un graphic teaser.







L'AUTRICE

Nicole Teso nasce il 10 novembre 1996 a San Donà di Piave, una città in provincia di Venezia.

Parrucchiera di giorno e lettrice compulsiva di notte, è amministratrice di un blog letterario e ama la scrittura fin dalla tenera età.
Le sue storie preferite sono popolate da protagonisti oscuri e devastati.
Loving the demon è il suo primo romanzo.
Per essere sempre aggiornato sulle novità, clicca "mi piace" alla pagina ufficiale.



Sono davvero entusiasta di questo romanzo *.*
Voi cosa ne pensate?


Mara

Blogger League Event #2.1 TAG: 10 RAGIONI PER LEGGERE

lunedì 21 novembre 2016

Buonasera lettori!

Di ritorno, come promesso, per il secondo “compito” del giorno dettato dalla Blogger League Event.

 

É tempo di TAG, più precisamente, un TAG dedicato alle mie (nostre, se vogliamo) dieci ragioni per leggere.

 

Niente di più semplice? Mmm…

 

 


 

10 RAGIONI PER LEGGERE

 

  1.  Perché puoi essere chi vuoi, per quanto tempo desideri, dimenticandoti della tua solita routine quotidiana (compresi i piselli sul fuoco, ahi!) e immergendoti in un’atmosfera e in un luogo completamente diversi;
  2.  Perché un libro è per sempre e dico davvero. Quando ci innamoriamo di un libro o di un personaggio di un libro, ogni situazione è buona per tirarlo fuori, per metterlo in mezzo e se l’occasione tanto buona non è, non importa, ce lo infileremo con la forza!
  3.  Perché noi lettori sappiamo meglio di chiunque altro cosa voglia dire essere bipolari. Un momento prima vorresti coccolare il libro, l’autrice, i personaggi, il secondo dopo vorresti vederli tutti morti.
  4.  Perché ogni libro ti insegna qualcosa e la conoscenza non ha mai fatto male a nessuno.
  5. Perché altrimenti di cosa chiacchiereresti con chiunque ti capiti sotto tiro? Del tempo? Naah! Della tua Saga/libro/fumetto preferito, ovvio!
  6. Perché come si può rinunciare al piacere di leggere anche solo qualche pagina ad alta voce, prima di ricordarti che non sei un’attrice e pensare che, se ti hanno sentito i tuoi vicini di casa, potresti davvero prendere in considerazione l’idea di sotterrarti vivo?
  7. Perché i libri sono i miei (nostri) migliori amici e non ci tradiranno mai.
  8. Perché Instagram è stato inventato per fare le foto alle nostre pile di libri, vero? VERO?
  9. Perché se non mi faccio almeno un selfie con un libro non sono contenta.
  10. Last, but not least, perché cosa c’è di meglio di un bel libro nuovo da leggere in santa pace, magari davanti al camino, con una bella tazza di cioccolata calda e un plaid?

 

Le mie ragioni non sono molto… ortodosse, lo so, ma almeno per quello che mi riguarda, è tutto vero.

 

Per voi, invece? Quali sono le vostre 10 ragioni per leggere?

 

 

Mara

Blogger League Event #2 - Quotes, Citazioni, Quotes, Citazioni...

Buon pomeriggio lettori!

Siamo qui riuniti oggi per celebrehm, ehm *colpo di tosse*

Ritorno sul blog in questo pomeriggio di lunedì per dare il mio contributo al secondo e al terzo “compito” della Blogger League Event che, vi ricordo, è stato partorito dalla mente di Consuelo del blog Palle di neve di Co. e che durerà una settimana, dal 18 novembre al 26 novembre.

 

Questo secondo “compito” riguarda le citazioni, detto con le parole di Consuelo:

 

Blogger e lettori devono citare, ovviamente, i brani che più li hanno impressionati e spiegare perché. Niente di più semplice e comunque motivo di spunto per nuove letture e confronto!!!

 

Per questa occasione, quindi, ho scelto due brani tratti da Amabili Resti di Alice Sebold.


 


 

Dentro la palla di neve sulla scrivania di mio padre c'era un pinguino con una sciarpa a righe bianche e rosse. Quando ero piccola papà mi metteva seduta sulle sue ginocchia e prendeva in mano la palla di neve. La capovolgeva perché la neve si raccogliesse tutta in cima, poi con un colpo secco la ribaltava. E insieme guardavamo la neve che fioccava leggera intorno al pinguino. Il pinguino è tutto solo, pensavo, e mi angustiavo per lui.

Lo dicevo a papà e lui rispondeva: «Non ti preoccupare, Susie, sta da re. È prigioniero di un mondo perfetto».

 

Si tratta dell’incipit del libro, il prologo insomma ed è stato proprio questo piccolissimo estratto a convincermi di comprare il libro. Quando ero piccola ho avuto lo stesso pensiero di Susan, mi dispiaceva osservare i minuscoli personaggi all’interno delle sfere di vetro nevose, fisse, immobili, ma che io vedevo quasi come essere umani, quasi come me e sì, insomma, ero triste perché loro erano da soli, al freddo, sotto lo neve e io invece avevo i miei genitori e stavo al caldo. Una volta ho anche cercato di romperne una per poter mettere i piccoli personaggi sul termosifone, al caldo; fortuna che qualcuno mi ha fatto desistere dall’impresa :D

 

Il secondo brano, invece, è tratto dal primo capitolo:

 

Mi chiamavo Salmon, come il pesce. Nome di battesimo: Susie. Avevo quattordici anni quando fui uccisa, il 6 dicembre del 1973. Negli anni Set- tanta, le fotografie delle ragazzine scomparse pubblicate sui giornali mi somigliavano quasi tutte: razza bianca, capelli castano topo. Questo era prima che le foto di bambini e adolescenti di ogni razza, maschi e femmine, apparissero stampate sui cartoni del latte o infilate nelle cassette della posta. Era quando ancora la gente non pensava che cose simili potessero accadere.

Nel diario delle medie avevo ricopiato un verso di un poeta spagnolo, Juan Ramón Jiménez; era stata mia sorella a farmelo conoscere. "Se vi danno un foglio squadrato, scriveteci sopra dall'altro lato".

L'avevo scelto perché esprimeva tutto il mio disprezzo per gli ambienti rigidamente strutturati tipo aula scolastica che mi vedevo intorno e perché secondo me mi dava un'aura letteraria: non era una citazione idiota di un gruppo rock. Ero iscritta al Club degli scacchi e al Club della chimica, e bruciavo tutto quello che provavo a cucinare durante le lezioni di economia domestica della professoressa Delminico. Il mio preferito era il professor Botte, insegnava biologia e si divertiva a far ballare le rane e i gamberi, che in seguito avremmo sezionato, sulle loro tavolette di cera.

Comunque non fu il professor Botte a uccidermi. E non crediate che tutte le persone che incontrerete in questa storia siano gente sospetta. Ecco il problema. Uno pensa di sapere, e invece non sa. Il professor Botte venne alla messa in mio suffragio (come, ci tengo a dirlo, fece quasi tutta la scuola... non ero mai stata tanto popolare) e pianse un bel po'. Aveva una figlia malata. Noi lo sapevamo, e quando raccontava le barzellette e rideva da solo - un repertorio stravecchio già secoli prima che diventasse il mio professore - noi ridevamo con lui, a volte solo per vederlo contento. Sua figlia morì di leucemia un anno e mezzo dopo di me, ma nel mio Cielo non l'ho mai incontrata.

Il mio assassino era un vicino di casa. A mia madre piacevano i fiori ai bordi del suo giardino, e una volta papà aveva parlato con lui di fertilizzanti. Il mio assassino credeva ai rimedi di una volta, tipo i gusci d'uovo o i fondi di caffè; sua madre li aveva sempre usati, sosteneva. Papà era tornato a casa divertito, ironizzando sul fatto che quel giardino poteva pure essere bello, ma con il primo caldo sarebbe diventato una pattumiera e la puzza sarebbe arrivata fino al cielo.

Invece il 6 dicembre 1973 nevicava e tornando da scuola tagliai per il campo di granturco. Era già buio perché le giornate d'inverno erano più brevi, e mi rammento come gli steli spezzati mi ostacolassero il cammino. La neve cadeva leggera, sembrava una folata di tante manine, io respiravo con il naso, ma quando cominciò a colare spalancai la bocca. A un paio di metri dal signor Harvey, misi fuori la lingua, per assaggiare un fiocco di neve.

 

Perché ho scelto questo brano? Beh, innanzitutto, perché non capita molto spesso di ritrovarsi a leggere il nome dell’omicida già nel primo capitolo (e quando lo lessi rimasi scioccata perché credevo che fosse un libro mistery) e poi perché quando lessi la frase Il mio assassino era un vicino di casa, ricordo che trattenni il fiato fino alla fine della pagina, perché nessuno crederebbe mai che una persona così vicina a noi possa farci del male, no? Magari non la conosciamo bene, ma non penseremmo mai che si tratti di un assassino.

Il libro nella sua totalità è stato uno shock per me e una benedizione insieme, ma questa è un’altra storia che forse un giorno vi racconterò.


 

 

 

 

A più tardi con il terzo “compito”!

 

 

Mara

 
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